Il romanzo più che di fantascienza o di fantapolitica si può assegnare piuttosto al genere del “fantapresente” perchè non immagina nulla, ma piuttosto presenta allo sguardo del lettore una situazione già in essere e pienamente operativa: esistono già le condizioni materiali e i dispositivi tecnico-scientifici per un olocausto, ma anche – ed è questo il vero problema – gli uomini adatti perchè ciò possa avvenire.